Ascoltate il messaggio....

venerdì 3 luglio 2009

PERCHE' QUEL CONCERTO AL TEATRO GRECO DI SIRACUSA?


Giovedì 2 Luglio 2009 a Siracusa c'è stato l'evento dell'anno, il concerto di CLAUDIO BAGLIONI al Teatro Greco.



Ragazzi una cosa pazzesca, bellissim...si soprattutto per chi come me è rimasta
imbottigliata nel traffico cittadino tutto un pomeriggio, sicuramente qualcuno da lassù ha dato l'ordine di bloccare le strade adiacenti al teatro Greco e non solo, creando in questo modo un caos di macchine e di mezzi pesanti per tutta la città.
Mi resta un dubbio, perchè si è permesso di fare un concerto dentro il Teatro Greco, quando si è più volte detto che non si possono tenere concerti al suo interno? e perchè si rischia di compromettere seriamente un reperto così importante della nostra città per il capriccio di pochi?

La gente ha pagato più di 40,00 euro a biglietto, considerando che sicuramente sarà stato pagato solo dal 20% degli spettatori, mi chiedo con che coerenza e con che considerazione i nostri Amministratori si possano permettere di abusare in questo malo modo dei nostri monumenti.
Tra le altre cose dopo il concerto mi è arrivato all'orecchio che tutto il Teatro Greco è stato ridotto un pattume, bè sono sicura che qualcuno sarà stato assunto per controllare che ciò non accadesse, ma sono altrettanto sicuro che questo qualcuno si sarà impegnato a controllare soltanto a come fare passare a scrocco amici e parenti.




Il dubbio è..... perchè proprio Claudi Baglioni ?!?!

Si legge nella motivazione della concessione rilasciata dall’Assessore Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione Regione Siciliana, Prof. Avv. Gaetano Armao
"Uno spettacolo scelto “non solo per la particolare “qualità artistica ed attrattiva” ma anche per “le iniziative sociali svolte da Baglioni” e per il suo “legame con la Sicilia, che lo ha portato a partecipare come testimonial dell’adozione della Carta di Siracusa”



MMMMM E CHI SE NE FREGA DOTT. ARMAO???!!


RICORDO AI NOSTRI AMMINISTRATORI CHE SI RISPETTA LA LEGGE E I REGOLAMENTI, E NESSUNO DI LORO O DEI CANTANTI E' AL DI SOPRA DI ESSA!



mercoledì 1 luglio 2009

Cena di Officina Rebelde Siracusa

Mercoledì 24 Giugno si è svolta un'importante iniziativa dedicata alla situazione aquilana post terremoto, con la presenza di un giovane ragazzo del posto "Stefano", rappresentante del comitato aquilano "Epicentro solidale".
Durante la cena si è discusso di molte situazioni interessanti, all'inizio si è parlato della condizione in Abruzzo;
Ad esempio, uno dei problemi più sentiti dagli sfollati è quello abitativo.
Le Istituzioni hanno promesso che entro Ottobre o Novembre o massimo Natale (le solite promesse di Silvio) tutti avranno una casa.
Tra moduli abitativi (in pratica condomini) e case in legno ci saranno un totale di 28 mila posti.
Ma gli sfollati sono 80 mila !!!
Oltre 50 mila persone rischiano di passare l'inverno all'addiaccio.
Il governo confida che 50 mila persone rientrino a casa per l'inverno, non considerando però che per le continue scosse di terremoto nessuno inizia i lavori di ristrutturazione.
Altro punto trattato nella serata è stato la responsabilità della protezione civile.
Durante i 3 mesi precedenti alla scossa forte c'erano state moltissime micro scosse.
Il vice capo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, una settimana prima del terremoto aveva escluso la possibilità che la terra potesse tornare a tremare, se non per piccoli movimenti di assestamento.
E sono crollate le strutture pubbliche di costruzione recente (anni'80): l’ospedale, il Comune, la Provincia, la sede della Presidenza della Regione a Palazzo Centi (appena restaurata!), l’Università, la Prefettura. Chi doveva controllare?
Ora la protezione civile dirige tutto in maniera manageriale. Dai campi a ogni funzione che hanno restano autoritari, ignorando le volontà dal basso.
L' Economia era basata in gran parte sull'università. Ora senza case, gli studenti dove andranno? Rischia di crollare gran parte dell'economia aquilana
E infine si è discusso del G8 all'Aquila. Questo territorio si appresta a vivere la fase più drammatica del dopo terremoto, dove la militarizzazione è sempre più sofferta dagli sfollati che vivono in situazioni drammatiche nei campi e in generale sul tutto il territorio abruzzese, azzerando sul nascere ogni tentativo di partecipazione, dove vengono proibite libere assemblee nelle tendopoli, dove la tragedia si trasforma in occasione per il piano di speculazione edilizia che il governo Berlusconi aveva già pronto nel cassetto. Ma questa emergenza non esclude nessuno: la pratica autoritaria avallata dal Decreto 39/2009 rappresenta un allarme democratico che riguarda il futuro di tutto il nostro paese.
I territori, le comunità e le organizzazioni sociali in resistenza contro la crisi, il carovita, la precarietà, la disoccupazione, la devastazione ambientale, la mercificazione dei beni comuni, la militarizzazione, si uniscono nella solidarietà attiva e partecipe alle cittadine e ai cittadini dell’aquilano. Da Vicenza a Chiaiano passando per tutti i presidi di partecipazione e democrazia che r-Esistono in Italia condannano la scelta dello spostamento del G8 all’Aquila.
Le mobilitazioni saranno rivolte contro i responsabili della crisi e caratterizzate dalle questioni della ricostruzione sociale del territorio abruzzese.
L’Aquila, che rappresenta l’imposizione di un nuovo modello di gestione dell’emergenza e della crisi attraverso la militarizzazione del territorio e la centralizzazione delle decisioni, sostiene le mobilitazioni nazionali, organizzerà una giornata di forum sui temi della crisi e della ricostruzione sociale e politica dell’aquilano che l’assemblea di oggi assume come responsabilità e condivisione comune.

IL RIASSUNTO DELLA SERATA CI E' STATO GENTILMENTE FORNITO DA FRANCESCO.



QUESTO VIDEO CI RACCONTA IN MODO ESAUSTIVO LA SITUAZIONE ABRUZZESE
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